L'imbottigliamento

A inizio primavera il vino è pronto per essere imbottigliato. L'imbottigliamento dei vini è la fase finale di tutte le lavorazioni che essi subiscono.
È un'operazione fondamentale per consentire al vino di continuare a poter concludere quel processo iniziato con la maturazione nei vasi vinari.


L'imbottigliatrice















I tappi di sughero












La vecchia tappatrice ancora in funzione





















Le bottiglie piene

















Il prodotto pronto per la vendita

















Il vino che si vuole fare invecchiare resterà ancora per qualche mese nelle botti di rovere per affinare il sapore e i vari profumi. Sarà un vino leggermente barricato.



Le botti di rovere




















La vinificazione








Una parte dell'uva viene vinificata.
Qui di seguito vengono mostrate le varie fasi della vinificazione.

La vinificazione avviene grazie alla complessa azione di alcuni lieviti (normalmente presenti sulla buccia degli acini) che trasformano lo zucchero in alcol, provocando la cosiddetta fermentazione alcolica. Durante questa azione avvengono migliaia di processi chimici che danno origine alla complessa struttura del vino. Sebbene la fermentazione alcolica tenda ad avvenire spontaneamente dopo la spremitura dell'uva, generalmente vengono aggiunti al mosto lieviti selezionati che garantiscano uno svolgimento ottimale del processo.

La pesatura dell'uva

Nella vinificazione in rosso le parti solide dell'uva (bucce e semi, chiamati vinaccioli) vengono lasciate in macerazione insieme al mosto. Prima della pigiatura l'uva viene quasi sempre diraspata, in quanto i raspi rendono il gusto astringente e diluiscono la concentrazione di colore. Più tempo le bucce restano a contatto con il mosto, maggiore sarà l'intensità di colore del vino. Generalmente questo tempo oscilla da un minimo di 4/5 giorni per i rossi più leggeri, fino a un massimo 3/4 settimane per i rossi più tannici e concentrati. Terminato questo tempo, le parti solide vengono tolte dal mosto, sgrondate e torchiate.

Il mosto ottenuto viene messo nelle botti di acciaio inox.

Statisticamente di calcola che per 100 kg di uva si ottengono circa 65-70 litri di vino.


Le vinacce verrano in seguito distillate.


La pigiatura e diraspatura

























la torchiatura


























Le vinacce pronte per la distillazione


















Il mosto in fermentazione


















Nella alla vinificazione in bianco le parti solide, o vinacce, dell'uva non non vengono lasciate in macerazione con il mosto. In questo modo il vino non si carica di tannini e sostanze coloranti.
Nella vinificazione in rosato le vinacce vengono lasciate in macerazione soltanto poche ore.
Sia nella vinificazione in bianco che in rosato il mosto ottenuto viene poi lasciato fermentare nelle botti.


Il vino nuovo matura nelle botti inox


















Nei mesi successivi il vino nuovo subirà delle importanti variazioni
- fermentazione malolattica (trasformazione dell'acido mallico in acido lattico che toglie al vino la troppa acidità), per favorire questo procedimento la cantina deve essere riscaldata.
- depostito dell'acido tartarico per farorire questa operazione la cantina deve essere raffreddata.
Tutte queste operazioni devono essere attentamente controllate ed esaminate con gli appositi strumenti.
In questo periodo verrano effettuati periodicamente anche dei travasi, da una botte all'altra per eliminare i depositi "fecciosi" che si depositano sul fondo della botte e che possono provocare delle malattie del vino.


L'apparecchiatura per il controllo del vino



La vendemmia












Dal momento dell'invaitura (colorazione del grappolo) alla vendemmia deve trascorrere circa ancora un mese prima di raccogliere l'uva.
Il viticoltore deve controllare la maturazione dell'uva tramite dei prelievi di acini dai vari filari.
Si analizzeranno quindi le varie componenti contenute negli acini prelevati (quantitativo di zuccheri, acidità, ph, peso dell'acino).
In base a questi elementi la Sezione dell'agricoltura in collaborazione con le varie cantine decide la data d'inizio della vendemmia.
Per la raccolta dell'uva facciamo capo a diverse persone, amici e parenti, che ci danno volontieri una mano




Le uve sane e ben cernite saranno raccolte in cassette e poi consegnate alle varie cantine.
La nostra azienda consegna buona parte del raccolto alla Cantina Sociale di Giubiasco.
Una piccola parte viene invece vinificata.

Filare pronto per essere raccolto


Cassette in attesa di essere consegnate alla cantina





Vendemmiatore al lavoro









La meritata merenda


Alla fine della vendemmia organizziamo un pranzo per chi ci ha aiutato, é sempre un momento gioioso e simpatico.



il ciclo della vite

Dopo aver eseguito la potatura la vite comincia a germogliare in primavera.
I tralci crescono velocemente, i grappoli si formano, fioriscono e si ingrossano fino a diventare
maturi

Gemma












germoglio











La peronospera una delle malattie più temute dal viticoltore












grappolo formato










l'invaiatura







Il grappolo giunto a maturazione

I lavori nella vigna

In questo periodo e fino alla maturazione dei grappoli si eseguono molti lavori nel vigneto:
- posa delle reti antigrandine
- sistemazione dei tralci da aprile-maggio ogni 15 giorni (vengono infilati tra i due fili di ferro in modo che non cadano per terra)
- spollonatura da maggio mensilmente (si eliminano i tralci che crescono in basso sulla vite e che non sono produttivi )
- 4 o 5 sfalci a dipendenza della stagione a partire da maggio
- 7 trattamenti a partire da metà maggio ogni 15 giorni (per combattere le varie malattie che la vigna può contrarre)
- 3 cimature da giugno (si tagliano i tralci troppo alti perchè altrimenti la linfa fluirebbe tutta li)
- 2 sflogliature in luglio (si tolgono le foglie davanti ai grappoli in modo che il sole li raggiunga e che in caso di pioggia si asciughino velocemente, in caso contrario l'uva marcirebbe)
- chiusura delle reti in agosto (per non farla mangiare dagli uccelli).

La sistemazione dei tralci


La vigna ben sistemata


Trattamento della vigna con prodotti fitosanitari

la potatura

Il secondo anno dopo la caduta delle foglie e se possibile dopo la prima gelata si esegue la potatura delle barbatelle. Si taglia il tralcio all'altezza del primo filo se ha raggiunto le dimensioni di una matita altrimenti si effettua la potatura a due gemme.
Nel corso degli anni successivi di ottiene la forma definiva della vite che può essere a un tralcio unico e una riserva (guyot semplice) oppure a due tralci e due riserve (guyot doppio). Esistono altri sistemi di potatura, il metodo guyot è il più diffuso in Ticino.




ll sistema guyot semplice





Potatura dopo una nevicata

il germogliamento

Se il tempo non fa troppo le bizze le nuove barbatelle dovrebbero germogliare a fine maggio inizio giugno. A questo punto si può già cominciare a formare la nuova pianta che poi col tempo diventerà vite. Il primo anno si lasciano solo 2 germogli che potranno crescere così molto più vigorosi.
















Durante la crescita si eliminano periodicamente le femminelle al disotto del primo filo per evitare tagli di potatura al tronco della vite.
La femminella é un tralcio che si sviluppa su un tralcio di un anno.










Piante di vite dopo circa 4 mesi di vegetazione